martedì 2 luglio 2013

Perché le Birkenstock non vanno dappertutto come il prezzemolo

Visto il successo dei post precedenti sul tema Birkenstock (qui il mio e quello di Zurota), tale da meritare post su altri blog e suscitare risposte piccate alle mie argomentazioni, devo fare un contro-post.
Premettendo che ho detto che i sandali in alcune circostanze vanno bene (spiaggia, casa, pic-nic) o servono se uno fa un lavoro che richiede di stare spesso in piedi e camminare molto (come quello delle infermiere) o nel caso in cui portare scarpe chiuse comporta seri problemi come talloniti, evenienze in cui, come per l'apparecchio per i denti, l'estetica deve giustamente piegarsi alla necessità, in tutti gli altri casi, che sono ancora la maggioranza, non concepisco l'uso di queste calzature, in quanto brutte, anti-igieniche e inappropriate a contesti come uscire la sera in città o andare in un ristorante che non abbia le tovaglie di carta a quadretti bianchi e rossi.
Detto ciò, rispondo ai due post prima menzionati che esibivano argomentazioni contrarie alle mie.
1) Zurota (che non è quello nella figura qui a sinistra)
Il più breve dei due post, quindi quello che richiede una risposta più stringata. La sua argomentazione è: le Birkenstock le disegna anche, tra gli altri, quella gran gnoccolona di Heidi Klum (sì, è lei quella nella figura qui a sinistra), che è una modella: per questa ragione devono essere per forza belle.
Questa argomentazione è assolutamente erronea: equivale a dire che ogni campione di calcio deve essere per forza un grande allenatore. Se ciò fosse vero, Diego Armando Maradona, quello che per me è il più grande calciatore di sempre, dovrebbe essere un allenatore eccellente. La sua esperienza con l'Argentina, che nelle qualificazioni ai mondiali con lui ha subito la peggiore sconfitta della sua storia ed è stata eliminata ai quarti dai mondiali del 2010 con un sonoro 4-0 dalla Germania, conferma quanto dico. Resta comunque il fatto che Heidi Klum è una gran gnoccolona, e su questo niente da obiettare.

2) Ele in the UK
Su una cosa hai parzialmente ragione: le calzature aperte col tacco sono carine per l'estate (se si hanno bei piedi, vedere più in avanti), ma per me quelle sono scarpe aperte, e non tutte le scarpe aperte sono sandali (come mostra la figura qui a lato). Le tue argomentazioni sono (ma puoi sempre correggermi): 
a) I piedi femminili sono belli da mostrare
b) Sono più igienici
c) I mocassini fanno schifo
d) La comodità


Cominciamo a confutare
a) Non è assolutamente vero. Le immagini che mostri tu sono di piedi di una modella, scelti apposta in quanto belli, ma voglio darti una notizia: non tutti i piedi sono così belli, anzi: dita storte, caviglie orrende, piedi larghi o ossuti sono più comuni di quanto si voglia ammettere e non sono belli da vedere. D'altronde, il ho l'adipe, ma mica indosso canottiere aderenti e trasparenti: ognuno deve essere conscio dei proprio limiti.
Qualche esempio di ciò che dico: ve la ricordate Katie Holmes, la Joy di Dawson's Creek? Ora, non penso si possa dire che lei sia brutta, ma guardate un po' qui sotto che piedi ha...


E la rassegna non è finita qui. Ele, so che ti piace Jennifer Aniston: guarda un po' che piedi ha.


b) Che tu ci creda o no, io non ho mai sentito piedi maleodoranti da scarpe chiuse finché questi rimanevano nelle scarpe, mentre ne ho gustati di piedi puzzolenti in sandali e ne ho visti di belli neri. Hai parzialmente ragione nel dire che questa gente probabilmente non si lava, però resta il fatto che con le scarpe chiuse ciò non avviene, mentre può capitare anche a chi poi giustamente la sera si lava, ma durante il giorno deve esibire certe schifezze.
c) Non esistono per forza i mocassini: esistono scarpe traspiranti estive, insomma, non fossilizzarti su un solo esempio che mi è venuto in mente...
d) L'argomento della comodità lascia il tempo che trova. La prossima volta che ci vedremo (perché verrò a trovarti in UK, non preoccuparti...) se usciremo lo farò in canottiera e mutande: io mi sento comodissimo vestito così. E visto che io non posso certo ritenermi un maître-à-penser del prêt-à-porter (come invece il signor Gervasoni nel video qui sotto),


cito la frase della giornalista di Vogue, forse la più prestigiosa rivista di moda, Anna Dello Russo: Fashion is always uncomfortable: if you feel comfortable, you'll never get the look (Vestire alla moda è sempre scomodo: se ti senti comodo, non avrai mai il look giusto). Questa frase è un po' estremista, ma c'è un fondo di verità: non si può sacrificare l'eleganza sull'altare della comodità, o se lo si fa, poi non si può pretendere di sentirsi dire che si è belli da vedere. Questo è il sunto di tutto il mio argomentare: saranno anche comodi, ma i sandali fanno schifo da vedere. Questa frase ricorda il vecchio detto francese Per belli apparire, bisogna soffrire (l'originale è Il faut souffrir pour être belle), che non va applicato alla lettera, però un senso ce l'ha: i tacchi danno fastidio, ma sono belli, ad esempio, e quindi non vanno portati sempre, ma se l'occasione richiede un minimo di eleganza sono migliori delle ciabatte. 

Morale della favola
Insomma, quello che chiedo è solo di non vedere un dilagare di sandali in occasioni inopportune: in casa o in spiaggia o per motivi di lavoro/salute, sono permessi, ma non venitemi a dire che questo sia sempre il caso.

1 commento:

  1. Dai, Steve, che ossessione! Voltati dall'altra parte se vedi qualcosa che non ti piace. Il mondo è pieno di cose antiestetiche :-).
    Cari saluti da Zurigo,
    Simona

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